L’azienda

Monte Valentino - Inizio '900
Monte Valentino – Inizio ‘900

Dopo quarant’anni di abbandono, nel 1996 Monte Valentino non produceva altro che le bacche delle piante selvatiche che infestavano i suoi campi. Innamorati di questo posto magico, Fabrizia e Nicola si convinsero che potesse tornare ad essere un’azienda agricola. E con lungo e faticoso lavoro sono riusciti a riportarlo a nuova vita.

Oggi l’azienda, che si estende per circa 40 ettari, comprende boschi, campi e frutteti. Dai boschi si ricava legna da ardere e dai campi cereali, foraggi, ortaggi e legumi. Tuttavia, l’agricoltura delle zone montane non permette alle piccole aziende di essere competitive, a meno che non puntino sulla qualità e su produzioni alternative. Le scelte fondamentali alla base del loro progetto sono state quindi l’orientamento biologico dell’azienda e, soprattutto, l’impianto di particolari frutteti e delle piantagioni di viscioli.

La collina di Monte Valentino nel '900
La collina di Monte Valentino nel ‘900

Il visciolo è una varietà di ciliegio acido (prunus cerasus) che nel territorio di Pietralunga trova un habitat congeniale ed è quindi abbastanza diffuso. Con impegno e pazienza hanno battuto il territorio alla ricerca di piantine spontanee, per poi metterle a dimora sui campi. Oggi ci sono circa 600 alberi in produzione, il nuovo cuore di Monte Valentino. E dalle visciole nasce il loro prezioso liquore, il “Sollucchero di Monte Valentino”, secondo la ricetta messa a punto un secolo fa dall’allora farmacista di Pietralunga, bisnonno di Nicola, Giuseppe Polchi.