La Valle del Carpina – terra che dalla sorgente del torrente che le dà il nome, sul Monte Splendore, abbraccia poi per circa 30 chilometri anche il torrente Carpinella e i Comuni di Umbertide, Montone e Pietralunga – è un’area di particolare interesse naturalistico incastonata fra l’Alta Valle del Tevere e la dorsale appenninica Umbro-Marchigiana: un bacino idrografico di 190 kmq dove il torrente Carpina ed i suoi affluenti determinano un susseguirsi di colline, che in prossimità dello spartiacque si scompaginano in tortuose vallate. Un territorio suggestivo e selvaggio, in gran parte ricoperto da fitti boschi di cerro e roverella.
Il paesaggio vegetale è quello tipico delle aree di transizione fra l’ambiente mediterraneo (sempreverdi), e quello collinare appenninico (caducifoglie): un mosaico di associazioni vegetali in rapporto dinamico fra loro, riconducibile alla serie fitosociologica del Cerro. Dal punto di vista della popolazione faunistica, spiccano la presenza del lupo appenninico, censito in alcuni piccoli gruppi familiari, e quella dello sparviero, capofila di una catena alimentare lunga ed articolata che annovera indicatori di elevata naturalità fra cui il gambero di fiume, il picchio muratore e la puzzola.
Si tratta di un zona al di fuori dalle mete più comunemente frequentate, ma ricca di valenze storiche, naturalistiche, turistiche ed economiche (prodotti doc) molto preziose. Tutti i diversi aspetti del turismo vi sono rappresentati. Quello rurale, caratterizzato da un ambiente naturale intatto, dall’aspetto primordiale e selvaggio e dalla tranquillità dei luoghi; il turismo culturale, dato dalla vicinanza della Valle del Carpina a luoghi a forte richiamo quali Gubbio, Perugia, Cortona, Urbino, Assisi e molti altri. La centralità della posizione geografica della Valle è infatti indubbia, posta com’è tra Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche; per gli appassionati di musica e folklore, Umbria Jazz è l’evento forse più famoso, ma sono molteplici le offerte in questo campo, le feste, le ricostruzioni storiche nei Comuni di Montone e di Pietralunga. Gli sportivi vi trovano itinerari di cammino storici (la Via Francigena) e naturalistici (come il ‘leaf peeping’, passeggiate guidate alla ricerca dei più bei colori stagionali). Per i più giovani e le scuole, la Valle ospita Fattorie didattiche perfettamente attrezzate, laboratori già ben funzionanti e collaudati e un osservatorio astronomico. La presenza, tuttora, nel territorio di numerosi artigiani del ferro e del legno consente di immaginare istruttive visite nelle loro botteghe. Quanto al turismo enogastronomico, sicuramente di moda, si attaglia particolarmente ad una Valle che vanta vere e proprie eccellenze sotto questo profilo. Due esempi per tutti: il tartufo e la patata bianca. Oltre al Sollucchero di Monte Valentino, naturalmente.
Come arrivare
In auto
Da Roma:
Autostrada A1 fino ad Orte, proseguire per la Superstrada E45 direzione Cesena, uscire ad Umbertide o a Montone
Da Bologna-Firenze:
Autostrada A1 fino ad Arezzo, proseguire per la Superstrada 73 in direzione Città di Castello, proseguire per la Superstrada E45 in direzione Perugia, uscire a Montone o Umbertide
Da Fano:
Superstrada Flaminia in direzione Roma, uscire a Cagli Ovest-Pietralunga, proseguire in direzione Perugia.
In treno
Linea FF.SS. da Roma a Terni o Perugia S.Anna o Ponte S.Giovanni, poi con Ferrovia Centrale Umbra fino ad Umbertide poi proseguire in pullman fino al Comune di interesse.
In pullman
Con Autobus di linea da Umbertide, Città di Castello, Gubbio.
In aereo
Aeroporto San Francesco di Assisi a Perugia . Di lì auto a noleggio o pullman.