Vino: news e storytelling nel sito di Sollucchero Monte Valentino (AGI)
Serv.: RT1 Num.: 0204 Data: 17:38 – 27/10/2014 Sigla: Vic Sett.: CRO
Tema: Umbria
(AGI) – Pietralunga (Perugia), 27 ott. – In concomitanza con la partecipazione dell’azienda umbra al Merano WineFestival 2014, è on line il nuovo sito del Sollucchero: www.sollucchero.it. Essenziale, chiaro, in bilico tra comunicazione commerciale e voglia di raccontare un’esperienza. Si presenta così, con una home-page che rimanda alla tradizione e alla genuinità del marchio, il nuovo sito internet del liquore di vino e visciole “Sollucchero di Monte Valentino”, dell’omonima azienda agricola umbra. L’immagine del prodotto trova nel progetto del sito uno spazio virtuale che allarga gli orizzonti della semplice comunicazione commerciale del brand per arrivare al racconto di un’idea di azienda. Così il lavoro quotidiano di aggiornamento e la voglia di raccontare attraverso le news passa anche attraverso quello che accade fuori dall’azienda agricola, ovvero attorno ad essa: paese, comunità vicine, territorio. I visitatori del sito esplorano luoghi, entrano in cantina, conoscono i produttori, Nicola Polchi e Fabrizia Gargano, degustano virtualmente il liquore, scoprono solo alla fine, se lo desiderano, dove acquistarlo. Oltre ad un layout completamente rinnovato, in questa nuova versione ci si è concentrati sull’usabilità, la navigabilità e la fruibilità delle informazioni, ma anche sul tentativo di suscitare interesse ed emozione attorno al prodotto dell’azienda agricola Monte Valentino che ha sede nell’omonima località nel comune di Pietralunga, in provincia di Perugia. Adagiata come è su una collina a 600 metri di altezza in uno dei panorami più belli della poco conosciuta Valle del Carpina, l’azienda è biologica e ha come prodotto principe il Sollucchero nella versione base e in quella “Riserva”, con affinamento in barrique. Tutto il lavoro dei due produttori, romana lei umbro lui, è rivolto alla conservazione delle lavorazioni artigianali e alla valorizzazione della cultura del territorio – di qui la scelta di un prodotto da realizzarsi con frutti autoctoni come le visciole – alla ricerca della qualità e dell’autenticità. (AGI)